CUIDY Confederazione Ufficiale Italiana Di Yoga - Yoga e Ayurveda - Informazioni sullo Yoga - Audio sullo Yoga

home staff chi siamo gli scopi corso insegnanti yoga articoli audio yoga eventi gallery news contattaci


Lo Yoga in gravidanza

Nel Centro di Milano del quale mi occupo, arrivano molte donne in gravidanza per avere una preparazione adeguata al parto e trovo delle grosse difficoltà dovute a un’errata informazione.

Ho un’esperienza di ventennale in questo campo. Lo yoga può fare veramente moltissimo solo se… viene praticato per tempo (i miracoli non li fa ma ci va vicino vicino).

Normalmente le mamme in attesa vengono consigliate di iniziare la preparazione al parto tre mesi prima dell’evento.

Ma a questo punto, quando il bambino ha già sei mesi, quando occupa un notevole spazio nell’addome, come è possibile addestrare la futura mamma a una respirazione corretta, diaframmatica?

La respirazione addominale deve essere addestrata non oltre il terzo mese. La toracica non oltre il sesto, mentre la clavicolare si può effettuare anche sull’ottavo mese.

Alla fine riesco solo a insegnare parte della toracica e la clavicolare, quando, invece, è proprio la diaframmatica che aiuta a trovare quella calma, quella serenità, quella lucidità, indispensabili per affrontare consapevolmente uno dei momenti più belli nella vita di una donna. Il lavoro è efficace ugualmente ma quello che si ottiene con un’adeguata preparazione, possono raccontarvelo solo le mamme che l’hanno sperimentata.

E’  soprattutto sul terzo mese che si possono fare esercizi di preparazione del pavimento pelvico e di tensione e detensione separata (Vibhaga-tala) che predispongono i tessuti elastici.

A proposito di questo argomento vorrei lanciare un appello ai ginecologi, ostetriche e quanti altri compongono l’equipe dei reparti di ostetricia: Vogliamo finirla di far partorire le donne in modo innaturale?

Sono coscienti che esiste una forza di gravità?

Perché far partorire la donna in salita?

Utilizziamo la gravità, utilizziamo posizioni antiche ma efficaci!

Pare che sia stato il Re Sole che, volendo vedere uscire il suo primogenito, il cosiddetto Delfino, abbia costretto la regina a partorire nella posizione innaturale, dolorosa (magari fosse stato veramente un delfino sarebbe scivolato fuori come un….hem….pesce!)  lanciando questa deplorevole moda.

Ma santocielo! Sono passati parecchi lustri, secoli, ecc. non sarebbe il caso di tirare una bella croce su questa usanza barbara?

Se chiedete in molti reparti di ostetricia se è possibile avere un parto in assetto naturale rispondono che ognuna può prendere la posizione che preferisce, salvo che, poi, all’ultimo momento, la partoriente viene rovesciata ancora con il bacino in alto per maggiore comodità del medico e dell’equipe.

E voilà, proprio come il Re Sole!

E il neonato ritorna da dove era venuto!

E siamo nel 2000!

Poveri bambini devono correre in salita già nel nascere!

Sperando nella Santa Consapevolezza…. Lavoriamo per tempi migliori……….

 

 Hari Om

                     di Emy Blesio

 


Questo articolo è utilizzabile gratuitamente con il consenso dell' Autore.


© 2006 Confederazione Ufficiale Italiana Di Yoga