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DENARO & PRANA

Lo yoghi si domanderà, ma non solo lui, cosa ha a che fare il denaro con il prana?
Infatti i frequentatori della spiritualità, ma direi meglio dello “Spiritualismo”, non hanno mai visto di buon occhio l’accostamento dello Spirito al denaro , ma, a mio parere, la cosa andrebbe un po’ ragionata per meglio comprenderla.
Consideriamo ora, quindi, che il Prana equivale ad Energia vitale, a "Soffio carismatico" purificante ed energicizzante che attraverso le “nadi“ (i canali psicoenergetici sottili) fluisce nel corpo donando a questo salute, forza, capacità di intendere e di volere; regolando i sistemi respiratori, cardiocircolatori, neurovegetativi, digestivi, ormonali, il metabolismo e tutte le funzioni intellettive.
Insomma il “Prana“ è il “Genio della vita“, il soffio rigeneratore, energia pura divina che nella tradizione ebraica prende il nome di: RUAH! Il soffio di Dio! E che, nella tradizione taoista, prende il nome di: CHI.
Prana, Ruah, Chi, Energia vitale, rendono "vivente" il corpo dell’uomo e questo, a seconda della maggiore o minore energia circolante nel suo corpo, diviene forte, debole, in buona salute, malato, ricco o povero.
Infatti che altro è il corpo se non energia solidificata !
Anzi alla luce dell' equazione einsteiniana, diremo meglio: "Luce solidificata"! < Che in una parte più risplende e meno altrove > (Dante), a seconda della “Qualità“ della coscienza individuale (Avidya/Vidya), che l'uomo incontra nella sua incarnazione.
Un esempio biblico: Giobbe!
Giobbe, narra il libro, è un uomo benestante, ricco, con numerosa famiglia…il che significa, nel linguaggio biblico, che l’energia divina scorre liberamente nel suo corpo, la sua vita relazionale è "Piena “…ama Dio! Ma ha con Lui una relazione religiosa, domenicale...diremmo oggi, automatica, senza una vera esperienza interiore…Insomma è pago di una religiosità puntuale, ma senza particolari slanci interiori, inserita in un contesto di pratiche quotidiane egregiamente assolte.
Dio è contento di Giobbe e se ne compiace lodandolo, ma Satana , il "sottile" diavoletto, sarcasticamente, fa notare a Dio che Giobbe lo ama perché se la passa bene in salute ed ha la tasca piena . E’ troppo facile amare Dio in queste condizioni !
A questo punto per Giobbe la vita cambia brutalmente...Dio lo mette alla prova , dando a Satana il permesso di “provarlo“, a conferma del fatto che nulla può avvenire senza il consenso di Dio .
La ”Iniziazione“ di Giobbe comincia ed è devastante !
Perde la famiglia, perde la ricchezza e in ultimo si ritrova con un corpo, malato ed ulcerato, in piena povertà. Satana ha "vampirizzato" tutto il suo Prana! Il tapino si gratta le pustole con dei pezzi di coccio !
Il corpo di Giobbe , ritiratosi Prana, è devastato, simile a quello di un misero “Barbone“!
Alla fine di un estenuante combattimento spirituale , Giobbe ritroverà Dio nella sua interiorità, ed in lui nascerà una fede “Viva“ data dalla coscienza della presenza del “Dio Interiore“, risvegliato dalla “Prova“. La sua non sarà più una fede automatica, meccanica, ma quella dell’uomo che riposa in Dio e Dio riposa in lui (Shabat).
Giobbe abbandona, quindi, una fede “Tamasica“ (tamas=ignoranza), per accedere ad una fede "Sattvica" (Sattva=Luce spirituale); la sua coscienza, dal muladhara chakra, luogo corporeo degli attaccamenti egoistici e terreni, si trasferisce nell' Ajna chakra, luogo della Luce interiore, della “Chiaroveggenza” e libero dagli attaccamenti conosce veramente Dio di cui dice: < prima ne avevo sentito solo parlare, adesso ne ho fatto l’esperienza >.
Giobbe riavrà tutto ciò che gli era stato tolto! Satana digrignerà i denti, anche perché viene dimostrato che Dio crede nell’uomo, mentre Satana no! Quindi Giobbe riavrà la famiglia, gli averi, la ricchezza e da ultimo persino un “Corpo nuovo“ in cui Prana, Ruah, Chi, riprenderà a fluire nuovamente senza ostacoli, interiori, senza piu: invidia, pigrizia, rabbia, egoismo, avarizia, lussuria, accidia ed altri perniciosi condizionamenti; né ci saranno più gli ostacoli esteriori costituiti da malattie di ogni sorta!
Morale: Dio e la sua energia (Grazia = Shekinà) circolano liberamente nell’uomo se non trovano ostacoli, se li trovano sono dolori…per l’uomo s’intende!
Il corpo è coinvolto al massimo nella vicenda spirituale di ogni uomo; un antico detto latino recitava così: < Homo sine pecunia imago mortis > (l’uomo senza denaro è l’immagine della morte) !
Questo perché Prana è energia solidificata e visibile nel corpo, ed in tutte le realtà solidificate, compreso il denaro…basta osservare il corpo di un povero e vederne la debolezza...il ricco Zaccheo della parabola evangelica per vedere Cristo, sale su un albero in alto (Sushumna) , fora tutti i chakra , attraversa tutti gli stati di coscienza connessi , s’ILLUMINA , cioè ha più energia e s’impone al gruppo.
Zaccheo non verrà condannato alla povertà da Gesù, ma attuerà un atteggiamento nuovo nell’uso del denaro…prima lo aveva concentrato nelle sue mani (Prana), poi lo mise in “Circolazione“ facendone godere anche altri, insegnando loro il modo giusto di accumularlo e di distribuirlo.
Questo che dovrebbe fare oggigiorno il ricco Zaccheo del “Capitalismo mondiale bancario“ che vuole concentrare tutta l’energia (Prana) in poche lobbies e lasciarne prive le nazioni più deboli…un uso "Tamasico", negativo in luogo di quello "Sattvico", positivo del protagonista evangelico.
Difatti, il denaro in se non è ne tamasico, né sattvico, è semplicemente un aspetto di Prana, che mediante il Pranayama (l’arte del controllo del respiro) va utilizzato coscientemente ed altruisticamente senza renderlo un “Idolo“, cioè una energia separata da Dio...perché il denaro fa parte dei suoi doni e come tale fa bene al corpo!

Giobbe docet !

                     Maurizio Dickmann

Questo articolo è utilizzabile gratuitamente con il consenso dell' Autore.


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